Legge Europea 2013, modifiche al Decreto Pile e Accumulatori

Milano, 10 ottobre 2013

Il 4 settembre scorso è entrato in vigore il Disegno di legge “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea” che prevede, tra le altre, una serie di novità normative in materia di gestione dei rifiuti da pile e accumulatori.

L’art. 21 del DDL dispone infatti alcune modifiche al D.Lgs. 188/2008, al fine di dare una più compiuta attuazione alla direttiva 2006/66/CE in materia di pile, accumulatori e relativi rifiuti. Tali modifiche permettono inoltre di ovviare alla messa in mora da parte della Commissione Europea circa la non corretta trasposizione della direttiva europea 2006/66/CE.

In particolare, la nuova legge esplicita in maniera chiara che il decreto suddetto disciplina il divieto di immissione di pile ed accumulatori contenenti sostanze pericolose.

In secondo luogo, viene estesa la facoltà di effettuare le operazioni di riciclaggio all’estero, oltre a quelle per il trattamento, sempre nel pieno rispetto delle norme comunitarie in materia di spedizioni di rifiuti.

Oltre ai compiti già previsti dalla norma, viene inoltre attribuita al Ministero dell’ambiente, di concerto con i Ministeri dell’economia e dello sviluppo economico, anche la ricerca di metodi di riciclaggio ecocompatibili e con un buon rapporto costi/efficacia per tutti i tipi di pile ed accumulatori.

La nuova Legge, inoltre, chiarisce che lo smaltimento in discarica o mediante incenerimento dei residui dei rifiuti di pile e accumulatori industriali e per veicoli è ammesso solo dopo averli sottoposti sia a trattamento che a riciclaggio.

Viene estesa la vigente disciplina in tema di etichettatura di pile e accumulatori anche ai “pacchi batterie” e si specifica che il simbolo indicante il tenore dei metalli pesanti debba avere le caratteristiche di visibilità, leggibilità e indelebilità previste dalla direttiva europea.

Infine, vengono abrogate dalla parte B dell’Allegato II, le disposizioni volte a disciplinare il processo di riciclaggio, che non trovavano corrispondenza nelle norme contenute nella corrispondente parte dell’allegato III alla direttiva europea.

Il testo del DDL e tutti i riferimenti normativi sono disponibili qui.